Parrocchia di S. Giacomo di Rasura
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Madonna del Carmine - LE CAMPANE DI SAN GIACOMO MAGGIORE RESTAURATE
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LE CAMPANE DI
SAN GIACOMO MAGGIORE
RESTAURATE

Pasqua di Risurrezione 2001

Fra i tanti modi di augurare Pasqua, a Rasura, il piccolo borgo delle Orobie ha scelto quello di toccare le corde musicali. Infatti, dopo 100 anni, la comunità di Rasura in Valgerola in provincia di Sondrio, ha potuto rivivere qualcosa di grandioso le campane vestite a festa.


Prima del restauro

Prima del restauro

Le antiche campane sono state tolte dal campanile per l’indispensabile manutenzione dopo anni di usura, ma anche per dare la possibilità alla popolazione di ammirare alcuni gioielli artistici che appartengono alla chiesa. L’idea è maturata con il passare degli anni, ora dal lontano 1902 era giusto dare una svolta decisiva alla struttura campanaria, così ha sottolineato il parroco della Valle.


arrivo delle campane

Il peso delle singole campane ( campana + ceppo + ruota)

  • La quinta campana, la più piccola, pesa 9 complessivo 10 quintali è dedicata a S. Michele
  • La quarta campana, pesa 13 complessivo 14 quintali è dedicata a S. Giacomo Maggiore
  • La terza campana, pesa 17 complessivo 19 quintali è dedicata alla Vergine Maria
  • La seconda campana, pesa 19 complessivo 24 quintali è dedicata a tutti i santi della valle
  • Infine la prima campana, la più grossa, pesa 21 complessivo 35 quintali è dedicata a Dio Onore e Gloria
Ora rimane l’esterno del Campanile, il nuovo impianto di riscaldamento e la facciata della chiesa… ecc.
Un grazie a tutti coloro che con le offerte, hanno e continueranno a contribuire alla realizzazione di questo maxi progetto.

Alcuni passi della Benedizione delle Campane

Oggi per la nostra comunità parrocchiale è un giorno memoriale, dopo 99 anni ritornano, più belle di prima le nostre campane a far risuonare la loro voce in mezzo a noi. Il momento che stiamo per vivere, risale all’antichità, l’uso di ricorrere a segni o a suoni particolari per convocare il popolo cristiano alla celebrazione liturgica comunitaria, per informarlo sugli avvenimenti più importanti della comunità locale, per richiamare nel corso della giornata a momenti di preghiera, specialmente al triplice saluto alla Vergine Maria. La voce delle campane esprime dunque in certo qual modo i sentimenti del popolo di Dio quando esulta e quando piange, quando rende grazie o eleva suppliche, e quando, riunendosi nello stesso luogo, manifesta il mistero della sua unità in Cristo Signore. Dato lo stesso rapporto che hanno le campane con la vita del popolo cristiano, si è diffusa l’usanza, opportunamente conservata ancor oggi, di benedire prima di sistemarle sulla torre campanaria. Le campane da benedire si devono sospendere, come vedete, o collocare nel luogo designato in modo che, all’occorrenza, si possa comodamente girar loro intorno e suonarle.

PREGHIERA DI BENEDIZIONE
(Braccia allargate)

Gloria a te, o Padre: nella prima alba del mondo hai fatto risuonare la tua voce all’orecchio dell’uomo e lo hai invitato alla comunione con la vita divina svelandogli i tuoi misteri e indicandogli le vie della salvezza; a Mosè tuo servo hai ordinato di chiamare a raccolta con trombe d’argento il popolo eletto; e ora non disdegni che nella tua Chiesa risuonino i sacri bronzi che invitano i fedeli alla preghiera.

Benedici queste campane a te dedicate; (Aspersione) fa’ che i membri della tua famiglia, all’udirne il richiamo rivolgano a te il loro cuore; e partecipando alle gioie e ai lutti dei fratelli, si raccolgono nella tua casa, per sentire in essa la presenza di Cristo, ascoltare la tua parola e aprirsi a te con fiducia filiale nella grazia del tuo Spirito.

Per Cristo nostro Signore.